Una passeggiata di scoperta e di meraviglia
Il libro L'ARTE DELL'INCONTRO, è l'ultimo lavoro di Arianna
Techel, un silent book, un libro senza parole, che racconta tanto e
apre a numerose possibilità di interpretazione.
L'autrice è arte-terapeuta, artista con un'esperienza da educatrice. In
un processo lungo e approfondito ha creato un albo intenso e
toccante. Nel genere silent book, va data particolare attenzione al
titolo: L'ARTE DELL'INCONTRO. Si pone immediatamente la
domanda: incontro con chi o fra chi o che cosa? Abbiamo un secondo indizio, la dedica:
DEDICATO A TUTTI GLI ESPLORATORI DEL PROFONDO. “Prima, non c'è nulla, poi c'è nulla
profondo, poi una profondità blu.” Yves Klein.
Una frase importante, un bisogno urgente di riflessione e di approfondimento. Citare Yves Klein
non è banale, questo pensiero ci porta a fare una ricerca, un viaggio nelle acque dell'inconscio
dell'interiore intimo. Una chiara direzione di lettura, un incontro con la propria interiorità.
Incuriosita apro la pagina come un sipario, per prima cosa vedo lei, una persona che sta avanzando.
Poche linee, ma ben caratterizzate: una donna con naso grande, occhietti interrogativi, il bordo della
maglietta ornato con note musicali. La figura scruta il blu sulla pagina opposta, nell'estremo angolo
in basso. Nella pagina seguente vediamo crescere il blu e l'espressione di sorpresa della donna, la
bocca forma un OH! Ancora una pagina e il blu arriva fino al bordo superiore e si erge, si impone di
fronte alla donna e nella pagina successiva la donna inizia a toccare con molta attenzione il blu.
Techel ci ha dato come viatico di lettura la frase di Yves Klein. Per l'artista il blu, una tonalità per la
quale lui ha fatto una lunga ricerca di fronte al mare francese e a quello ligure, è stato oltre che una
ricerca artistica, estetica, soprattutto una ricerca mistica, una metafora dell'immateriale profondo, un
simbolo di spiritualità laica.
Nell'arte figurativa il colore blu è utilizzato per rappresentare la realtà che ci circonda. In molte
religioni, poiché il blu è il colore del cielo e dell'acqua, è collegato all'idea del divino.
Arianna ha fatto del colore blu il secondo protagonista o meglio proprio lo spazio interiore da
esplorare. Dopo lo stupore e la presa di coscienza che lo spazio blu esiste, la nostra protagonista fa
un passo avanti. Sfogliamo ancora una pagina e osserviamo come la donna prosegue a tentoni, la
mano sinistra, quella del cervello e del cuore, è bianca dentro lo spazio blu. Ricordiamo subito la
frase di M. Montessori: La mano è lo strumento espressivo dell'umana intelligenza: essa è l'organo
della mente… La mano è il mezzo che ha reso possibile all'umana intelligenza di esprimersi ed alla
civiltà di proseguire nella sua opera.
Giro un'altra pagina e vedo il personaggio tuffarsi nella macchia colorata, sembra essere succhiato
dalla dimensione blu, attratta dalla voglia di conoscere, di esplorare la propria intimità.
Sul lato opposto appaiono segni rossi, simili a lingue di fiamme. Alla pagina successiva la
protagonista non è più sola: alla destra si materializza una grande macchia di varie sfumature di
rosso con dentro un personaggio maschile, che tiene le mani aperte porgendole verso la prima
protagonista. Anche qui occhi interrogativi, quasi un po' aggressivi, un momento di sospensione, un
lento avvicinamento, sorpresa, diffidenza, osservazione. La figura maschile sembra l'alter-ego di
quella femminile, le somiglia, ha la stessa maglietta con le note musicale al collo.
Due colori, due personaggi, sono due o sono i due lati della stessa unità? Tutte le interpretazioni
sono possibili. Nel seguito vediamo la figura maschile che si è spostata nello spazio blu e quella
femminile in quello rosso e in mezzo si sono mescolati i due colori e lo spazio tende al viola scuro.
La forma di questo spazio ricorda il terzo paradiso di Michelangelo Pistoletto. Il Terzo Paradiso,
ideato da Michelangelo Pistoletto, è un simbolo che rappresenta la fusione tra il mondo naturale
(primo paradiso) e quello artificiale creato dall'uomo (secondo paradiso), mirando a un nuovo
equilibrio e rigenerazione della società. Si concretizza in un segno composto da tre cerchi, dove i
due esterni simboleggiano la natura e l'artificio, mentre il cerchio centrale rappresenta la loro
unione e il passaggio a una nuova fase di civiltà. ( fonte: www.pistoletto.it)
Infatti da qui riprende un'interazione fra le due parti, un gioco, un incontro. Sulla seguente doppia
pagina c'è un viso sereno in mezzo a note musicali e colori blu, rosso viola. Il racconto finisce con
un allegro salto fuori da questi colori accompagnato da una scia di spruzzi viola.
Nell'appendice dell'albo Techel spiega il processo creativo del libro. Una macchia di colore che
diventa un esplorazione interiore, un libro di ricerca della profondità di ogni persona, una ricerca
spirituale laica in cui l'autrice ha incontrato la musica di Bach, spiegata dal pianista Ramin Bahrami.
Per leggere la seconda volta l'albo ascolto la musica di Bach, un'altra bellissima esperienza.
Segue una parte interattiva Arianna ha creato una opportunità di giocare esplorando colori e forme.
Uno stimolo che ogni lettore e lettrice può intraprendere autonomamente seguendo le 8 doppie
pagine offerte per un percorso creativo. Un arte-terapia, un divertimento: Lo spirito delle prossime
pagine è, quindi, quello di sperimentarsi, da solo, in due o tutta la famiglia insieme e meravigliarsi
per quello che accadrà.
A questo meraviglioso albo auguro tanta fortuna, tanti lettori e lettrici e tante persone che si fanno
prendere da questo invito ad una passeggiata intima e spirituale.
Questo è un progetto di crowdfunding, se mi vuoi sostenere e preordinare una copia del libro